Il mio Progetto S.A.F. – Studio Aiuto Famiglie
Il mio Progetto S.A.F. – Studio Aiuto Famiglie
Si struttura secondo due declinazioni o servizi : assistenza allo studio e spazio di mediazione familiare . Questo progetto è nato dalla mia esperienza sul campo come operatrice socio-culturale e come mediatrice familiare specializzata , certificata con l’Associazione GeA-Genitori Ancora di Milano. Inoltre avendo coordinato un Centro di Assistenza allo studio per adolescenti (10-16) delle scuole secondarie e delle superiori , mi piace l’idea di aprire questo progetto anche ad un servizio , analogo all’ultimo, da effettuare nel pomeriggio con l’obiettivo di avere un canale continuo aperto con le famiglie del territorio.
Come Assistenza allo studio , il “mondo” di riferimento sono gli adolescenti (10 – 17 anni) , delle scuole secondarie e superiori, con bisogni legati all’apprendimento delle lingue e della matematica , inoltre l’altro “ mondo “ può essere rappresentato dagli adolescenti con problemi nell’apprendimento del linguaggio (es. dislessia ) .
Come attività legata alla mediazione familiare , penso al “mondo” delle coppie/genitori con figli piccoli (sino ai 16 anni) e “genitori singoli” che hanno deciso di separarsi o divorziare . In questo caso si erogano sedute /incontri di mediazione (durata: 1,30 circa) secondo un percorso di 10-13 sedute (due mesi circa) a coppia .
La prospettiva è di operare nella zona di Milano- Est (Martesana) lungo la direttrice metropolitana Cascina Gobba – Gessate sino a Trezzo sull’Adda . E’ un bacino d’utenza con molti plessi scolastici , in riferimento alle classi d’età già citate, quindi da questo punto di vista già ricco di potenzialità .
A seguito della mia attività pluriennale di sensibilizzazione culturale su temi legati all’ Infanzia e ai Diritti dei bambini , conosco molte realtà sociali e istituzionali su questo territorio come genitori, comuni, scuole , associazioni .
NEL MIO MACRO-AMBIENTE SICURAMENTE E’ FONDAMENTALE IL CONTESTO SOCIALE e CULTURALE in quanto questo progetto rientra nell’ambito di quegli interventi che intendono interrogarsi e riflettere sulle nuove rappresentazioni sociali della famiglia e sulle teorie scientifiche che unitamente guidano la lettura dei bisogni delle famiglie e le strategie di intervento attuate nei servizi e nelle istituzioni rivolte alle famiglie.
Come dato statistico sappiamo che separazioni e divorzi sono in continuo aumento ogni 1000 matrimoni si verificano 286 separazioni e 178 divorzi in Lombardia. A completamento di questo scenario troviamo anche la normativa del 2006 dell’Affido Condiviso che fa riferimento in maniera esplicita allo strumento della mediazione familiare come strumento consigliato e non obbligatorio .
Per quanto riguarda invece l’attività relativa allo studio assistito avendo preso visione delle varie realtà di “doposcuola” e delle varie offerte del settore in Milano e Provincia questo progetto vuole quindi proporsi come un “doposcuola” che però oltre a evocare tradizionalmente la caratteristica di “luogo assistito” dove gli adolescenti possano studiare vuole anche porsi con qualche peculiarità che faccia la differenza rispetto alla tradizione , ossia : un posto in cui i ragazzi si sentano valorizzati come individui , motivati a migliorare le prestazioni richieste dalla scuola, tramite l’attrattiva dello “studiare insieme” , una pratica oggi sempre più ridotta rispetto ad un tempo e che può invece costituire una modalità vincente nel gruppo dei pari degli studenti adolescenti che possono apprendere come studiare insieme in modo più stimolante e coinvolgente .
Lo scenario è chiaramente quello di sviluppare, attraverso l’attività specifica della mediazione familiare, processi di pacificazione delle relazioni umane , altresì , attraverso l’attività di assistenza allo studio, processi di inclusione attiva sociale di quei ragazzi che presentano difficoltà di apprendimento scolastico e nella possibilità di dar loro e alle famiglie un sostegno concreto anche attraverso l’ausilio di specialisti .
In particolare, da questo punto di vista la mediazione familiare attraverso il suo supporto offre ai genitori , che si stanno separando, uno spazio di pausa, un tempo per sé, per fermarsi a riflettere sull’essere padre e madre, sul proprio stile educativo e sulle scelte da affrontare insieme per sé e per i figli .
Nota:
Mi sono formata con l’ Associazione GeA- Genitori Ancora di Milano, nata nel 1987 per diffondere la conoscenza e la pratica della mediazione familiare. I suoi fondatori si sono impegnati per contenere le conseguenze negative per i figli di una cattiva separazione.
“La pratica e la riflessione ci hanno convinti che:
– separazione e divorzio non vanno considerati come una patologia del sociale e che i loro alti costi psicologici ed economici sono dovuti molto spesso a un contesto istituzionale che anziché ridurre o almeno controllare gli effetti negativi del conflitto oggettivamente può aggravarlo
– è possibile aiutare i genitori a recuperare e valorizzare anche dopo la separazione il loro impegno genitoriale comune.
Attraverso il lavoro di questi anni si è venuta così a creare una vasta rete di collaborazione tra persone, mediatori familiari e non, che si riconoscono nelle finalità stabilite dallo Statuto dell’Associazione GeA e che intendono contribuire alla diffusione di una cultura della separazione e più in generale delle soluzioni alternative dei conflitti (A.D.R. Alternative Dispute Resolution) “.
Tutti i grandi sono stati bambini una volta.
(Ma pochi di essi se ne ricordano).
Antoine De Saint -Exupery