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Archivio per marzo, 2023

Tante e belle iniziative anche quest’anno svolte a scuola

Tante e belle iniziative anche quest’anno svolte a scuola all’Istituto Tommaso Campanella di Cernusco.

Dal punto di vista degli strumenti pratico-didattici può essere molto innovativo ed utile inserire attività di insegnamento e di apprendimento significativo attraverso un compito circoscritto , uno sviluppo temporale ridotto ed un agire contestualizzato.

In questi casi si parla di EAS (Episodio di Apprendimento Situato)  (Corso Interazione di Qualità-marzo 2022 ,  Prof.ssa Enrica Bricchetto ), si parla di didattica laboratoriale  (Learning by doing) , così come di “lezione capovolta” (flipped teaching) , dove l’insegnante,  in modo anticipatorio, assegna agli studenti  il lavoro da svolgere in autonomia (vd, video, trailer,  lettura, podcast, immagini, esperimenti,  siti di riferimento e risorse diverse , ecc.) anche fuori dal contesto scuola , quindi l’insegnante diventa un supporto alla comprensione di quanto appreso a mano a mano dagli allievi e dovrà impiegare il proprio tempo in questo processo di passaggio dall’ampliamento delle conoscenze  all’acquisizione di capacità e competenze .

Di seguito , propongo alcune immagini di attività che ho svolto con i miei studenti in questo anno scolastico , non esaustivo di tutto quello che si potrebbe ancora fare , ma lo ritengo davvero soddisfacente sul piano del coinvolgimento degli studenti in attività laboratoriali in ottica emotivo-sentimentale.

  1. Progetto di lettura ottobre 2022/23  (vd. Kit didattico Progetto di lettura 2022/23)

Un bel libro da leggere , soprattutto per i ragazzi , per i genitori e gli educatori .

Perché?

Perché racconta,  senza giri di parole, ipocrisie o vittimismo, il vissuto di un giovane che pensava di essere destinato in qualche modo a diventare un delinquente, salvo ad un certo punto il verificarsi di un cambiamento per la sua vita ed il suo destino , il tutto avvenuto proprio in carcere dove andrà per ben due volte , prima da minorenne  e poi da maggiorenne dopo dei reati , delle rapine.

Come recita la quarta di copertina del libro : “ Ricordati sempre che nella vita non esiste un copione già scritto: fino all’ultimo puoi decidere di cambiare il finale”.

  • VITE DI GIOVANI CAREGIVER – 4° EDIZIONE

PROIEZIONE CINEMATOGRAFICA PER LE SCUOLE DEL FILM
“INTO DAD’S WOODS”   (18.11.2022)
 (Kit didattico lab cinema Salute mentale)

Anche quest’anno come scuola, l’Istituto Tommaso Campanella di Cernusco (MI) ,  abbiamo partecipato a questa quarta edizione dell’iniziativa di Stefania Buoni e Comip , creando due postazioni per la visione della pellicola franco-belga di Vero Cratzborn , affinché tutte le nostre studentesse e i nostri studenti potessero assistere alla visione , già precedentemente illustrata in classe e diventata materia di studio e di approfondimento come spesso avviene attraverso i miei laboratori emotivo-sentimentali in cui utilizzo il media filmico per arrivare meglio al cuore dei ragazzi e della questione che si vuole affrontare che comunque ha sempre un’implicazione socio-psico-pedagogica importante .

La salute mentale è un fatto sociale , non individuale. Ricordiamolo sempre.

  • Non si può non parlare della guerra in corso (Kit didattico Educare alla Pace)

 EAS  di Educazione Civica – Scienze Umane – Diritto – Italiano (interdisciplinare)

EAS: L’EAS o Episodio di Apprendimento Situato sono attività di insegnamento e apprendimento che attraverso un contenuto circoscritto, uno sviluppo temporale ridotto e un agire contestualizzato si propone come forma di insegnamento efficace e opportunità di apprendimento significativo (Rivoltella 2015)

Consegna: proposta di attività didattica online sulla puntata 48 del podcast di Cecilia Sala

(durata: 2 ore e 30 minuti)

OrarioMinutiCosaChi   gruppo classeRegia
h. 9,30 -10,0030INTRODUZIONE DELLA PUNTATA 48 ED ASCOLTO DEL PODCASTDocente speaker  + Docente tecnico
h. 10,00-10,45  45DISCUSSIONE CON GLI STUDENTI Esercitazione: gli studenti preparano delle domande per il  relatore/docente sulla storia ascoltata 
h.10,45-11,00  15PAUSA  
h. 11,00-11,4545 TESTIMONIANZE DI PACE E DI CONCILIAZIONE NEL MONDO: I PARENT’S CICLE (FILMATO)Compito per la prossima lezione: riflettere su quanto emerso dalle diverse testimonianze e rielaborare uno scritto sul tema della guerra in Ucraina e perché la Pace sia una conquista.  
h. 11,45-12,00 15CONCLUSIONI E SALUTI   

» Lo scandalo delle immagini e la tentazione dell’assuefazione | Istoreto

L’articolo è stato pubblicato su “La Stampa” il 6 aprile 2022 dallo storico Giovanni De Luna

L’orrore delle immagini che arrivano da Bucha può anestetizzare i nostri sensi invece di indignarci.

Il rischio dell’assuefazione nasce proprio dalla facilità con cui quelle foto arrivano a casa nostra. Lo scrisse già a suo tempo Paul Valèry: “come l’acqua, il gas o la corrente elettrica entrano, provenendo da lontano, nelle nostre abitazioni per rispondere ai nostri bisogni, così saremo approvvigionati di immagini che si manifestano a un piccolo gesto e poi subito ci lasciano”. Guardare è diventata un’abitudine come altre; guardiamo seduti a tavola, nel letto sotto le coperte, protetti dalla nostra inviolata domesticità, al sicuro da bombe e mitragliatici. E la morte  perde la sua eccezionalità,  la sua mostruosità, per diventare spettacolo da usare, consumare e poi rimuovere.

  • Giorno della Shoah (27 gennaio 2023) : Pensieri in mostra

Gli studenti, suddivisi in piccoli gruppi, hanno realizzato un elaborato-cartellone con  evocazioni /citazioni artistiche, letterarie e poetiche , anche con riferimento agli autori del percorso didattico in programma; il tabellone è  stato esposto sulla bacheca posta all’entrata della Scuola, così come è stato utilizzato per la presentazione del libro di Nicoletta Sipos “La guerra di H” a Cassina De Pecchi (MI) .

 EAS  di Educazione Civica – Storia – Italiano (interdisciplinare)

IL GIORNO DELLA SHOAH

27 gennaio 2023

Durata: 1 ora e mezza

Docente/i , scuola, classe, disciplina   Secondaria di Secondo grado  / Educazione Civica – Scienze umane 
Titolo EASIL GIORNO DELLA SHOAH 27 gennaio 2023
Competenza/e disciplinari  Competenze digitaliCompetenze disciplinari : conoscenza del contesto storico e letterario a cui si fa riferimento   conoscenze :  conoscenza dei media ; link dei materiali multimediali, ecc.
Dimensione della competenza/einterdisciplinare 
 indicatoreIndagine preliminare conoscitiva svolta in classe

Abstract 

La SHOAH e la Consapevolezza dell’importanza della Memoria e del fatto che vada alimentata.
Fasi EASAzioni dell’insegnante Azioni studenteTempi
Preparatoria  




Dà la seguente consegna da fare in anticipo (in classe o a casa)   Ricerca di citazioni letterarie sul temasvolge l’attività proposta a casa
Disegna ed espone un framework concettuale   Il riferimento storico è quello della Shoah (sterminio degli Ebrei vittime del genocidio nazista) e di ciò che ha comportato per tutto il mondo sino ai giorni nostri.Ascolta prende appunti30‘
Fornisce uno stimolo visione  clip sul tema e lettura di brani di  Liliana SegreGuarda,  ascolta, si lascia coinvolgere25’’
Dà una consegna   Esercitazione in classe in piccoli gruppi
  Operatoria    Organizza attività:      Gli studenti, suddivisi in piccoli gruppi, realizzeranno un elaborato-cartellone con  evocazioni /citazioni artistiche, letterarie e poetiche , anche con riferimento agli autori del percorso didattico in programma, che sarà messo sulla bacheca posta all’entrata della Scuola     Organizza il setting: brani  oggetto dell’esercitazione ; Indica gli strumenti tecnologici da utilizzare:  link dei materiali multimediali  (ppt ; link siti dedicati) Promuove la condivisione dei lavori:  i gruppi possono condividere informazioni  Gli  allievi eseguono la consegna     30’
Ristrutturativa  Debriefing     Ogni gruppo espone il proprio lavoro svolto ed i riferimenti utilizzati  (video, ppt, link, ecc.)    Lezione a posteriori:  restituzione alla classe e lancio della lezione successivaRiflettono   con la guida del docente, discutono   25’ 
Pubblicazioneinterna/esterna 
ValutazioneRestituzione finale del lavoro svolto dagli studenti 
  • Giornata Internazionale dei diritti delle donne , 8 marzo 2023: Le nostre Poesie

Una bella attività a scuola 🌼

Studentesse e studenti “sentinelle della Poesia” e alcuni hanno letto poesie sulle donne nel Giorno Internazionale delle Donne. Un modo per far acquisire consapevolezza e per avvicinare alla Poesia i nostri giovani. Gli studenti hanno anche realizzato un tabellone , esposto in bacheca a scuola, con poesie scelte tra le nostre grandi poetesse come Alda Merini e Mariangela Gualtieri .

  • Educazione Digitale : Non cadere nella Rete  (Kit didattico Educazione digitale) prevista ad aprile 2023

Questo “specchio incantato” del web , come piace anche a me ricordare , come un Narciso che si specchia, ci deve interrogare come adulti accoglienti e informati , un messaggio che arriva forte, oltre al fatto di farci approcciare questo mondo , dei nuovi media , appunto con occhi nuovi, quasi scoprendoci nuovi, noi stessi , in una sorta di nuova nascita.

Il focus sarà su : come i cambiamenti tecnologici stiano condizionando il nostro modo di vivere e come il cinema ha deciso di raccontarlo.

L’uso del Cinema per parlare di sostenibilità sociale , per riflettere e creare un confronto su punti di vista diversi .

 EAS  di Educazione Digitale – Ed. Civica – Scienze Umane – Comunicazione e Media – Italiano (interdisciplinare)

Durata: 1 ora e mezza

Docente/i , scuola, classe, disciplina   Secondaria di Secondo grado  / Educazione Civica – Scienze umane 
Titolo EAS “Lo specchio incantato del WEB e le fake-news “  dal film The social dilemma di Orlowsky
Competenza/e disciplinari  Competenze digitaliCompetenze disciplinari : conoscenza del contesto cui il  film fa riferimento   conoscenze digitali : conoscenza dei media ; link dei materiali multimediali
Dimensione della competenza/einterdisciplinare 
 indicatoreQuestionario

Abstract 

Consapevolezza di un linguaggio inclusivo e costruttivo. La cinematografia e media. Come i cambiamenti tecnologici stanno condizionando il nostro modo di vivere e come il cinema ha deciso di raccontarlo.
Fasi EASAzioni dell’insegnante Azioni studenteTempi
Preparatoria  




Dà la seguente consegna da fare in anticipo (in classe o a casa)   Visione del film The Social Dilemma di Jeff Orlowsky  (2020)svolge l’attività proposta a casa
Disegna ed espone un framework concettuale   come i cambiamenti tecnologici stanno condizionando il nostro modo di vivere e come il cinema ha deciso di raccontarlo.


Ascolta prende appunti30‘
Fornisce uno stimolo visione  clip “Come guadagnano i social “ dal film The Social DilemmaGuarda,  ascolta, si lascia coinvolgere2‘ 26’’
Dà una consegna   Esercitazione in classe in piccoli gruppi
  Operatoria    Organizza attività:      Gli studenti, suddivisi in piccoli gruppi, dopo aver recepito le linee guida sull’identificazione delle F.N,.  per una corretta informazione, hanno a disposizione 2 articoli, uno vero ed uno falso, di cui saranno chiamati a verificarne l’attendibilità distinguendo quello vero e quello falso.
Organizza il setting: articoli oggetto dell’esercitazione ; il decalogo di Facebook Indica gli strumenti tecnologici da utilizzare:   link dei materiali multimediali  (ppt ; link siti dedicati come digitolnews.eu)   Promuove la condivisione dei lavori:  i gruppi possono condividere informazioni  
Gli  allievi eseguono la consegna     30’
Ristrutturativa  Debriefing     Ogni gruppo espone il proprio lavoro svolto ed i riferimenti utilizzati  (video, ppt, link, ecc.)    Lezione a posteriori:  restituzione alla classe e lancio della lezione successivaRiflettono   con la guida del docente, discutono   25’ 
Pubblicazioneinterna/esterna 
ValutazioneQuestionario finale 

28 marzo 2023

Stefania Cavallo

Sociologa e scrittrice

Contatti: stefania.cavallo@alice.it

Sito: www.stefaniacavallo.jimdofree.com

Blog: www.stefaniacavallo.wordpress.com

Libertà di informazione e media. Coma la penso io a riguardo.

La mia idea di informazione libera (work in progress)

Come persone che vogliono un’informazione libera credo che si debba fare un cambio di paradigma e che sia importante davvero guardare le notizie, e ciò che ci arriva dai vari media, mai come verità assolute , ma esercitare sempre il dubbio, dubitare come metodo , per iniziare il proprio lavoro di ricerca, approfondimento su diversi fronti , un lavoro che richiede volontà di andare dietro e oltre la notizia recepita in prima battuta e richiede il desiderio di conoscere per capire meglio , ampliando la propria consapevolezza sulle cose e i fatti.

Credo siano tempi proficui da questo punto di vista e credo che non si debba accettare passivamente ciò che ci arriva, non si debba dimenticare che si è liberi quando si possono cambiare le cose per una società migliore. Se ci lasciamo immobilizzare dal pensiero unico cosiddetto , ci rassegniamo , come quando non si vota più ecc. allora credo che poi sarà complicato migliorarci e migliorare questo mondo. Per un’informazione libera occorre prendersi tempo, a volte molto tempo e realizzare il cammino di una nuova consapevolezza. Si fa fatica, a volte si è tentati di mollare, a volte scopriamo cose che “noi umani nemmeno immaginavamo” , forse cose che procurano sofferenza e delusione , inganni, ingiustizie, propaganda, disinformazione e subdola manipolazione, insomma spesso si tratta di un viaggio avventuroso e periglioso, ma credo sempre più necessario.

L’esercizio della consapevolezza individuale è molto faticoso e difficile, richiede metodo e pratica quotidiane, ma in cambio sai che sei vivo e che questo sentimento di vitalità può contagiare in positivo le persone con le quali ci si relaziona e una volta iniziato questo cambio di passo non si può più tornare indietro.

Questo periodo è ideale per una sorta di nuovo umanesimo ed illuminismo che ci renda responsabili in ogni nostra scelta senza perdere le speranze e senza cadere nella rassegnazione verso tutto, cosa molto rischiosa sul piano esistenziale, culturale , politico e sociale.

Stefania Cavallo

27 marzo 2023

EDUCARE ALLA PACE

UN PERCORSO FORMATIVO PER LE SCUOLE SECONDARIE  E SUPERIORI

EDUCARE ALLA PACE

“ Ho la sensazione che nessuno cominci veramente una guerra, le guerre si continuano.

La pace quella è una cosa che si deve cominciare.” David Grossman

 

 

EDUCARE ALLA PACE

3 Incontri

 

di  Stefania Cavallo

Desidero focalizzare il mio intervento sul delicato e attuale tema della Cultura del dialogo  e della pacificazione tra le persone e i popoli    attraverso  la presentazione di  storie,  testimonianze  e  di  “una cultura in tante culture”  mediata   dal mondo  del  Teatro e del Cinema .

Per questo motivo propongo un percorso formativo che  si integri  eventualmente  con le  varie attività scolastiche che si svolgono  presso  diversi    Istituti  . 

Il percorso  si articola in tre momenti  e incontri , quali:

  1.  Il diritto alla Pace  e gli strumenti per  realizzarlo.                 

Testimonianze del Tessere la  Pace

  • Quale memoria ?  La Shoah  Testimonianze
  • Mostra  “Educare alla Pace”  : scritti , disegni e letture  degli  studenti 

In particolare sarà l’occasione per far conoscere alle nostre ragazze e ragazzi  una donna incredibile, una  Tessitrice di Pace come la pedagogista e regista Edna Angelica Calò Livne che ha creato una Fondazione la “Beresheet La Shalom Foundation” (Beresheet è la prima parola della Bibbia e vuol dire “All’inizio”) che fa un lavoro immane e stupendo con le giovani generazioni israeliane e palestinesi, di varie etnie nel mondo attraverso lo strumento altamente educativo e  unificatore che è il Teatro.

Così come il lavoro svolto dagli studenti dell’Istituto Comprensivo di Cassina De Pecchi  in occasione della Shoah; sarà l’occasione per vedere il bel film  “Quale memoria” di Eugenio Di Fraia e Gianni Lacerenza  , sul tema delle persecuzioni razziali , narrando  in modo originale di un viaggio a Mathausen e  di come i problemi di oggi  si intreccino con gli orrori  di ieri.

Infine ,  attraverso lo stimolo sulla condivisione di  tali riflessioni  ci sarà il momento finale in plenaria in cui  gli studenti potranno parlare  del percorso svolto “Educare alla Pace”  e  attraverso i lavori prodotti in classe con le insegnanti  potranno esporre  i vari elaborati come disegni , scritti o letture  da loro ricercate e approfondite .

In una  intervista su Repubblica (15 giugno 2007) ,per la presentazione del  suo libro libro “Con gli occhi del nemico”, David Grossman disse : “ Ho la sensazione che nessuno cominci veramente una guerra, le guerre si continuano. La pace quella è una cosa che si deve cominciare. Guerreggiare, disgraziatamente , è una cosa quasi naturale per troppi paesi, troppe culture  e troppe religioni. Ci vogliono molti sforzi e alle volte bisogna agire contro i propri istinti per cominciare a dare fiducia agli altri, per cominciare ad aprirsi, per essere in grado di vedere la realtà attraverso gli occhi dell’altro. ” .

Le parole della guerra – Lectio magistralis

16 marzo 2023

Nell’ambito del progetto integrato Storie di passaggi e di diritti a cura di Istoreto, Museo della Resistenza, Fondazione Vera Nocentini, Unione Culturale “F. Antonicelli” per inaugurare il kit 2022-2023 Francesco Filippi, Marta Ottaviani, Wlodek Goldkorn si confrontano su 3 parole per ragionare sulle domande poste dalla guerra che segna nuovamente il nostro presente.

Le tre parole sulle quali si è ragionato sono :

RIFUGIO

MOBILITAZIONE

TRAUMA

Su queste “parole della guerra” si sono confrontati lo scrittore e giornalista Goldkorn,  lo storico delle mentalità Filippi e la giornalista Ottaviani fornendo molte suggestioni e parallelismi interessanti.

Parole cariche di significato, a seconda delle diverse epoche storiche.

Interessante la proposta di partire dall’etimo per scoprirne l’immaginario evocativo, a volte romantico o distruttivo.

RIFUGIO

Se pensiamo al termine RIFUGIO , si pensa a quello anti-aereo quindi all’idea del bombardamento terroristico , quindi alla base vi è la costruzione del TERRORE inevitabile e della GUERRA come qualcosa che accade e non si può evitare, un assunto pericoloso e rischioso come si può immaginare.

In un’epoca di confusione e di grande violenza verbale diventa importante potersi orientare a livello di comunicazione dell’informazione  e non sempre è cosa semplice .

Il RIFUGIO dovrebbe essere un luogo di sicurezza , ove poter esprimere cosa fare .

Una cosa vuol dire “cercare” un rifugio e un’altra cosa  “essere” in un rifugio.

In lingua ebraica ad esempio RIFUGIO evoca la sacralità di un luogo in cui “ la tua vita sarà salva”. Nell’Ucraina in guerra possiamo pensare alle CANTINE di Bakhmut in cui ci si rifugia e ci si protegge dai bombardamenti , in una forma di resistenza (es. la metro inglese; le cantine di Sarajevo; il ghetto di Varsavia).

Secondo la definizione dell’UNHCR Italia, RIFUGIATO è colui  : che temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori del Paese di cui è cittadino e non può o non vuole, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di questo Paese; oppure che, non avendo cittadinanza e trovandosi fuori del Paese in cui aveva residenza abituale a seguito di tali avvenimenti, non può o non vuole tornarvi per il timore di cui sopra (A definire questo status è l’articolo 1A della Convenzione di Ginevra del 1951.).

MOBILITAZIONE

E’ un termine militare che evoca appunto gli eserciti del ‘900.

Possiamo pensare anche alla “mobilitazione politica”, di tipo sindacale, della massa e in questo senso si può pensare ad un termine molto italiano.

In italiano questa parola viene usata per identificare la Sinistra, potremmo definirla appartenente  più ad  un retaggio comunista, però non della Sinistra attuale secondo un’idea più orizzontale e meno verticale  del termine .

Si ricorda anche la MOBILITAZIONE dell’estate del 1914, la nota chiamata alle armi. 

Oggi , con la guerra in Ucraina,  ci colleghiamo al discorso di Putin in cui il tono risulta mesto , un triste dovere senza euforia e retorica e si pensa ad una MOBILITAZIONE che non mobilita.

MOBILITAZIONE è una parola “maschia” in senso negativo e che fa parte della propaganda della Storia del ‘900.

MOBILITARSI vuole dire anche partecipare all’identità del paese, nel senso che “tutti devono avere un’uniforme” (prima tappa dei Totalitarismi) ; certo è che questa parola ha perso la sua forza propulsiva negli anni ’80.

Oggi , si pensa da un lato alla MOBILITAZIONE dei russi alla guerra/operazione militare speciale  e dall’altra parte gli Ucraini si sono mobilitati per difendere la loro terra , per difendersi da un invasore.  Viene citato il  “caso Georgia” delle scorse settimane e la MOBILITAZIONE  di persone che vogliono liberarsi vogliono cambiare qualcosa  (le manifestazioni a Tiblisi sono quotidiane e le bandiere europee in piazza si stanno moltiplicando).

TRAUMA

Una parola carica di significati.

In Psicologia per “TRAUMA psicologico” si intende  “qualsiasi evento che una persona recepisce come estremamente stressante”.

E’ una FERITA . La SHOAH è il  TRUMA per eccellenza e catastrofe di civiltà in quanto da considerare un rovesciamento di tutti i valori dell’umanità.

Con questa parola ci ricordiamo anche della sindrome post-traumatica dei militari in guerra come dei reduci del Vietnam. 

Interessante  l’idea di una mente che possa sanguinare come il corpo ; il tema del TRAUMA del soldato , “lo scemo di guerra” che fu definito così per far riferimento a tutti coloro che , durante o dopo la Grande Guerra, furono colpiti da patologia mentale.

La guerra rimane come TRAUMA a lungo , ma poi passa.

Vi è una nutrita filmografia sul tema, tra i film più citati e più famosi ricordiamo:  Apocalypse Now, Platoon e  Nato il 4 luglio. Oggi con la guerra in Ucraina si è passati dai film alla realtà e vi è un’incapacità nel riconoscersi perché la guerra è un TRAUMA per tutti.

A seconda da come la si guardi , da un TRAUMA nasce una reazione eroica di resistenza come è accaduta per gli Ucraini e che i Russi non si aspettavano di questa reazione .

Non dobbiamo dimenticare che per Putin , un TRAUMA è stato quello legato alla risoluzione del modello sovietico.

La guerra in Ucraina è un TRAUMA anche nostro. Noi siamo nati in Unione Europea e siamo vissuti nella PACE non eravamo e non siamo abituati ad una guerra di tipo novecentesco.  La nostra storia vedrà sempre più l’avvicendarsi di tavoli di crisi.

Si possono recuperare i video dell’incontro in streaming a partire da questi link :

(149) Le parole della guerra – Introduzione a cura di Enrica Bricchetto – YouTube

(149) Le parole della guerra: RIFUGIO – Wlodek Goldkorn, Francesco Filippi, Marta Ottaviani – YouTube

(149) Le parole della guerra: MOBILITAZIONE – Wlodek Goldkorn, Francesco Filippi, Marta Ottaviani – YouTube

(149) Le parole della guerra: TRAUMA – Wlodek Goldkorn, Francesco Filippi, Marta Ottaviani – YouTube

Mia intervista in radio e video e “Le parole della Narrazione Guidata”

Di seguito pubblico il link della mia intervista in radio pubblicata sui miei diversi social.

Parlo dei miei progetti presenti e futuri .

https://www.facebook.com/stefania.cavallo.127/videos/216277894389626

Il mese di marzo mi ha portato alcune personali soddisfazioni sia sul piano culturale che lavorativo.

Di seguito pubblico anche un mio contributo dal titolo “Le parole della Narrazione Guidata: la ricerca delle parole che fanno
stare bene” e lo trovate in questa raccolta di testimonianze a riguardo. Ringrazio tutte e tutti per aver condiviso tutto questo.

Stefania Cavallo

20 marzo 2023