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Archivio per settembre, 2023

Centro estivo,  che passione! Mi racconto con emozione e un pizzico di soddisfazione.

Insieme impariamo e miglioriamo tutti!

PREMESSA

Questa estate ho coordinato due centri estivi , prima ad Inzago e poi  a Corsico.
A consuntivo, posso dire che ci sono state tante belle soddisfazioni a fronte delle problematiche incontrate , tuttavia ritengo di esserne uscita piuttosto provata, più spesso quest’anno rispetto a l’anno precedente.

Gestire un centro estivo sul piano del suo coordinamento è sempre qualcosa di impegnativo, anche qualora si pensi ,in maniera non esaustiva, che il centro estivo comunale debba replicare la realtà dell’oratorio, realtà quest’ultima che ritengo necessaria e valida da sempre,  soprattutto per chi pensa di potersi sentire più libero,  con un concetto di “gioco continuo” e in una gestione più destrutturata.


Invece la tipologia di centro estivo che propone la cooperativa per la quale collaboro  in questi progetti, ossia l’AIRONE,  è molto strutturata , con un tema conduttore che cambia anno con anno, con delle “routine”, ripetitività o ritualità che tuttavia lasciano molto spazio anche al gioco libero e alla creatività.

I bambini che troviamo ai centri estivi sono diversi e quindi hanno bisogni diversi , per cui la difficoltà è proprio quella di cercare di far conciliare queste diverse necessità,  da quella più giocosa, a quella più sportiva e a quella più laboratoriale.
Il mio approccio è sempre stato quello di contenere un po’ tutte queste tre anime di proposta nella mia tipologia progettuale di centro estivo.

I laboratori creativi, con gli esperti dedicati , sono certamente quelli che amo maggiormente e che amo proporre alle bambine e ai bambini , e per i quali mi do sempre un gran da fare per organizzarli da noi , con la convinzione che il momento esperienziale e creativo sia molto importante ed arricchente per tutti, grandi e piccini.


Questa estate ho avuto in prevalenza  l’opportunità di crearmi il mio staff, con colleghe che conosco da tempo e che stimo per il loro approccio, per ciascuna in ambiti diversi, in un’ottica multidisciplinare e trasversale , un approccio che prediligo anche nel mio lavoro di docente a scuola.


LE ATTIVITÀ PROPOSTE


Propongo , come da progetto AIRONE, tante e diverse attività ludiche e pedagogiche che ritengo sempre molto interessanti e in cui credo fortemente.

Grazie ad un’educatrice dello Staff, esperta di YOGA ,  abbiamo potuto proporre  uno speciale laboratorio che è stato partecipato ed apprezzato dai bambini, anche per la presenza e l’uso delle campane tibetane; inoltre , sono stati proposti laboratori esperienziali come quello di preparazione di profumatori di erbe aromatiche (alcune presenti nell’orto del centro/scuola)  ed altro.

In particolare ,  desidero ricordare  le cosiddette giornate “verticali” dedicate ad un tema “extra” con forte valenza educativa.

E’ stato fondamentale riuscire a trasmettere la tematica e a renderla una giornata unica.

Un momento emozionante quest’anno è stato rappresentato dalla SFILATA MEDIOEVALE , con balli, canti e suoni che hanno ricreato magicamente  il clima dell’epoca citata.

Così come l’ultima giornata col Talent Show , lo spettacolo finale realizzato totalmente dalle bambine e dai bambini del centro alla  presenza dei genitori.

Insomma, i momenti di coinvolgimento dei genitori,  durante la preparazione di alcuni laboratori o botteghe, hanno fornito un grande supporto ed il tutto è stato condiviso in due occasioni di festa , appunto come l’Airone’s Got Talent  e la Festa finale con cui ci si è congedati dalle bambine e bambini e dalle famiglie.


RAPPORTI UMANI E IL MIO  STAFF

Nel mio  “modus operandi” nel dare senso ad una realtà com’è quella del centro estivo , un tempo leggero , piccolo e ricreativo,  è quella di coinvolgere molto le colleghe ed i colleghi che fanno parte del mio staff . La giornata inizia sempre con delle attività di stimolo,  previste e già anticipate, poi ogni educatore si attiva per gestire il suo gruppo, oppure ci possono essere anche attività più trasversali in cui in plenaria  ogni educatore collabora con l’altro per la gestione del laboratorio da svolgere, o il gioco destrutturato o il gioco strutturato da seguire ecc.
Mi piace l’attività del coordinamento,  ma non sono mai distaccata dal progetto , faccio fare , ma mi piace seguire ciò che si svolge , partecipo anche io a volte e cerco di capire come i bambini vivano ciò che proponiamo loro, in maniera molto centrata , stando sempre sul pezzo, per quello che mi è possibile.

Come educatrice “sul campo” attingo alle mie esperienze teoriche e pratiche di docenza,  consulenza e formazione in ambito socio-psico-pedagogico, oltre che al mio vissuto di genitore e di fruitore ai tempi, quando mio figlio era piccolo,  di molti centri estivi e negli anni delle numerose  attività partecipative genitoriali nei principali organismi scolastici , tuttavia nulla è mai completamente risolto o risolvibile in questo ambito,  ma ho maturato una certa autorevolezza e consapevolezza su ciò che si può fare e ciò che non è sempre possibile fare. 

Ho incontrato educatori preparati e anche non preparati , così come per i coordinatori,  e questo mi ha fatto migliorare molto anche nello strutturarmi come stile di coordinamento nei miei centri e per capire “cosa non avrei voluto essere” e che tipo di educatore/educatrice poteva riuscire ad interpretare meglio le mie indicazioni e quello che avrei voluto realizzare per il “nostro” centro estivo.

Quest’anno è stato magico con le educatrici e gli educatori che ho voluto nel mio staff , perché era sufficiente guardarsi negli occhi per capire il da farsi,  per capire al volo dove andava bene o dove qualcosa non andava . Certo c’era molto lavoro invisibile , nelle retrovie,  e molto lavoro di squadra da parte di tutti , con la volontà di aiutarsi sempre con l’obiettivo fisso,  prioritario comune di creare un ambiente piacevole, sereno e giocoso per le nostre bambine e bambini.  

Quest’anno la presenza di  educatrici competenti e molto empatiche , col supporto dei miei 3 studenti in PTCO , molto partecipativi e propositivi ,  ha consentito a mio avviso di coinvolgere i bambini DVA presenti al Centro , in attività molto inclusive, nonché in attività acquatiche in piscina ed attività di partecipazione ad alcune gite in programma. Un particolare riconoscimento ci è arrivato anche dalle mamme di questi bambini.

La presenza  di giovani  studenti in  formazione  PTCO ha creato,  al centro di Inzago,  un clima giocoso, leggero e positivo, cosa non sempre scontata. Infatti posso dire che anche per me è stata un’esperienza professionale ed umana unica.  

ALLA  FINE……

Come si può capire non tutto è rosa e fiori , nemmeno in un centro estivo per bambini della Primaria, nonostante  il clima un po’ inganni nel senso che ciò che appare e deve apparire è quella leggerezza estiva , un po’ vacanziera , a tratti emozionante o più rilassante, così tanto attesa sia dai piccoli che dai grandi.

Ritengo che alle situazioni di gratificazione che si possano verificare , e per fortuna ci sono, non bisogna però mai dimenticare , per contro, quelle situazioni di frustrazione , e per fortuna ci sono anche queste, che come coordinatrice ho vissuto e che hanno contribuito a farmi crescere professionalmente e umanamente.  

Ad esempio, il momento della tromba d’aria, che si è abbattuta questa estate nella nostra zona in Martesana, quindi anche su Inzago, ha creato una situazione decisamente nuova per me, più complicata del solito sul fronte delle decisioni che dovevo prendere a tutela  dei bambini e del mio staff , in un contesto allargato di rete con le famiglie,  cooperativa e comune.  In questi momenti ci si sente coinvolti, a volte travolti,  da un’enorme responsabilità perché si tratta di rispondere a tante famiglie , soprattutto si tratta di agire in rapidità per tutelare le bambine ed i bambini del centro estivo . Spesso ci si sente soli nelle decisioni rapide da prendere , a volte ci si sente come dei Don Chisciotte contro i mulini a vento, non nego di essermi sentita anche io un po’ così,  nonostante le mie azioni mi abbiano spesso dato ragione proprio perché ho cercato di gestire al meglio ogni situazione critica che ho affrontato insieme al mio staff.


In queste situazioni ti chiedi chi te lo faccia fare , soprattutto alla mia “giovane età “, e non sempre si sa rispondere a questo interrogativo sul quale sostare. Nel mio caso,   a volte mi chiedo se ci sia un certo desiderio implicito di scontare qualche colpa , come in una sorta di contrappasso dantesco. Credo sia per questo , forse questa potrebbe essere una spiegazione.

RINGRAZIAMENTI

Ringrazio di cuore tutte le persone che a vario titolo hanno contribuito alla buona riuscita dei due centri estivi da me coordinati e citati, e  che soprattutto hanno saputo abbassarsi per innalzarsi e mettersi al livello delle bambine e dei bambini incontrati perché è grazie a loro che abbiamo potuto svolgere una delle attività più belle al mondo, ossia quella educativa, propedeutica  ed evolutiva del “gioco”quale diritto inalienabile e inviolabile per ogni bambino nel mondo.

28 settembre 2023

Stefania Cavallo