Per “educarsi ad educare” occorre ritrovare un spazio e un
tempo , “qui e ora” in cui come genitori si possa tornare a
ragionare insieme e riflettere sulle nostre quotidianità e sulle
nostre esperienze educative e valorizzare questo bagaglio
attraverso lo scambio di storie.
Stefania Cavallo
(Genitori Equilibristi. Diario semiserio di una mamma blogger
Casa Editrice La Sapienza di Roma-Collana Orientamenti )
Le Mani della Madre, Desiderio, Fantasmi ed
Eredità del Materno
MASSIMO RECALCATI
Martedì 10 novembre, alle ore 21, presso il Teatro Agorà Via Marcelline 37, si è tenuto, a cura della Libreria del Naviglio, in collaborazione con il Comune di Cernusco s/N, un incontro con MASSIMO RECALCATI, sul tema : “Le Mani della Madre, Desiderio, Fantasmi ed Eredità del Materno.” Ingresso libero.
mio video: https://www.facebook.com/stefania.cavallo.127/videos/10208072692003763/?pnref=story
Massimo Recalcati questa sera , a Cernusco sul Naviglio , durante l’incontro per il suo ultimo libro Le mani della madre ha risposto abbondantemente al quesito che avrei voluto porgli (quello del mio video vd. sopra ) ma che non ho potuto fare perché logisticamente ero in una saletta secondaria , ma soddisfatta lo stesso per le sue riflessioni sul tema necessario di una genitorialità contemporanea che si smarchi dal biologico e da una morale sessisto-materialista (nel senso proprio del considerare l’essere madre e padre solo in base all’associazione fisica ai rispettivi organi sessuali), recuperando il senso etimologico e profondo di “eterosessualità” come essenza di una valorizzazione dello sguardo umano orientato alla “differenza” …….un messaggio importante e laico rispetto alle istanze sociali sempre più forti e legittime, per quanto mi riguarda, delle coppie omosessuali che desiderano sposarsi e avere figli . Una grande lezione umanistica e sull’amore , “essere il due dell’amore”, ed è sempre un piacere ascoltare il prof. Recalcati.
Una riflessione che, secondo me , meriterebbe un incontro ad hoc di Massimo Recalcati potrebbe essere quella sul tema ,solo accennato ieri sera, (più o meno vado a memoria) che dice così : “ognuno ha la responsabilità del proprio agire rispetto alle ferite che altri gli hanno procurato….sta a lui/lei piangersi addosso , dare la colpa al destino avverso oppure cambiare atteggiamento ” e aggiungerei con mie parole “diventare consapevole di come voler essere , elaborando le sue ferite senza girarle e agirle , a torto, sul prossimo ” …….questo è il lavoro della psicoanalisi in molti casi e di altre competenze più o meno specialistiche .
Un altro tema molto interessante , a mio avviso, scaturito da una bella domanda , questa sera, di una mamma di due figlie femmine è stata quella sull’ “ereditarietà della madre per la figlia femmina”……. tutto rimanda all’aspetto piuttosto complesso e delicato della dinamica relazionale e squisitamente psichica tra madre e figlia , sulla “femminilità” che le madri non possono trasmettere alle figlie perché è qualcosa che attiene a ciascuna individualità materna e che è la ragione dell’ambivalenza dell’ereditarietà materna per la figlia femmina “ho bisogno di te ma ho bisogno anche di tenerti distante da me ” (asimmetria della comunicazione , secondo la scuola della pragmatica della comunicazione ) ed è la ragione tutta psichica del rancore della figlia verso la madre , cosa che forse spiegherebbe il fatto che ad esempio il dramma dell’anoressia colpisca e riguardi soprattutto ragazze giovani . Parole che rimandano a riflessioni soggettive del materno per nulla scontate e non sempre facili da elaborare per ciascuna madre . Concetti molto complessi, espressi con parole comprensibili e appassionate ……..chapeau prof. Massimo Recalcati!
Un grazie di cuore va a anche a tutta l’organizzazione dell’evento e alla prossima!
Stefania Cavallo
10 novembre 2015
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